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Commenti al testo di Amina Narimi
Morsa di puro amore

Sei nella sezione Commenti
 

 amina narimi - 02/02/2014 00:47:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

Siete speciali... avete nel cuore parole che stringono forte il mio cuore
lasciando tracce sulle piste dei sogni incancellabili
Grazie

 Cristina Bizzarri - 01/02/2014 18:36:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

L’avevo letta ieri sera. Ora ho letto i commenti. Quello di Nando mi colpisce per l’accuratezza e la passione - che condivido ma spesso pigramente - di commentatore- lettore dei testi poetici che appaiono (sorgono e tramontano lungo
il dipanarsi della cifra forse volutamente simbolica 12 +12!) in questo nostro luogo d’incontro che è La Recherche. E non posso né so aggiungere altro alla bellezza, al candore e alla profondità del suo commento, a cui mi associo nel dire che la scrittura di Amina è di una fertilità sorprendente, in cui cultura, sensibilità e acuta intelligenza delle cose confluiscono. Sono anch’io una sua in-amorata lettrice. Che a volte si perde e si confonde nei suoi paesaggi magici, simbolici, intellettualmente
originali e sempre sorprendenti. Ma sempre ne sono catturata, come Alice dietro al Coniglio Bianco ...

 qssp - 01/02/2014 14:24:00 [ leggi altri commenti di qssp » ]

Non si può non riconoscere la difficoltà di penetrare la coltre immaginifica e simbolica che protegge i tuoi versi, inaccessibili senza spogliarsi delle "normali" categorie logico-razionali con le quali siamo "educati" ad osservare il reale; una protezione dovuta, come quella che si riserva sempre a quanto di prezioso v’è nella creazione; però, e potrà sembrare una mia paradossale contraddizione, intuendo dai tuoi scritti quanto tu possieda un’intelligenza acuta ed estremamente razionale, sono convinto che alla radice di questa tua poesia, e ciò vale anche per le altre tue poesie simili nel linguaggio, sono convinto che scavandovi dentro si può trovare la figura perfettamente geometrizzata - la misura compiuta - dell’idea originaria che ha ingravidato la lingua donandole una progenie di parole, che ora hanno lo stupendo sembiante di questa tua poesia. Intanto, però, avviene l’incanto della lettura, le suggestioni, del testo, l’intuizione e la percezione della forza delle verità ovvero della verità dell’autrice, la significanza del suo sguardo, la bellezza dei suoi occhi nel come “vedono” o meglio, della loro capacità di “vedere”.
Vorrei sottolineare alcuni passaggi, sperando di non dispiacere Amina, ché questa è una poesia da gustare e valorizzare tutta, soprattutto da capire:
“senza prostituirsi all’esteriore del piacere”, qui c’è una profondità di significato che occorrerebbe altra mente e altra penna per sviscerarne tutto il discorso;

“con la tenerezza di un Altro Amore, scorre il nardo,

un’intuizione di pace nella stanza del Signore



ebbre di santità. Vanno e vengono queste donne,

prostitute nel fiume della vita, poi

si fermano per ascoltare e contemplare,

accompagnando l’uomo di dolore, con l’ardire

del pericolo. Donna! E’ la Prima parola

del Risorto.” e

attraverso la parola Prostituta

ripetendo " Voi siete mia Madre" “.
Nelle mie limitate capacità di persona culturalmente semplice, direi che alla fine che questa è e rimane una grande e bellissima poesia d’amore, dove la lettera “a” potrebbe coabitare nelle due versioni minuscolo e maiuscolo.
Chiedo scusa per il mio dire, senz’altro chiuso in un petalo di un fiore di campo, ma sempre donato con ammirazione alla
MiaInsuperabilePoetessa.

 Loredana Savelli - 31/01/2014 18:09:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

La poesia è lunga e piena di evocazioni bibliche, ebraiche.
Io mi sorprendo sempre, come lettrice, dell’abbondanza delle immagini, che eruttano come lava e non vengono raffreddate da un lavoro formale. Abbondante è la tua materia poetica, però, devo ammetterlo, a volte mi perdo, stordita dai rapidi cambi di soggetto e di immagine. Resta comunque la forza straordinaria dell’intuizione, la ricchezza dei colori, la passione carnale-pagana e nello stesso tempo mistica (due facce della stessa medaglia: un mistico paganesimo?) per la natura in tutte le sue manifestazioni, l’ebbrezza dello stile che supera i confini delle regole "grammaticali". Certo una scrittura molto personale.
Ciao!!

 Lorenzo Mullon - 31/01/2014 16:40:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Quando sono arrivato a "l’uomo di dolore" ho avuto un tuffo al cuore, pardon, ma prima avevo letto "se restavo nella cerva a far l’amore", e ho capito che è solo una rappresentazione, fiuuuh... anche questa volta ce la siamo cavata, the show must go on! e gli attori e i registi siamo noi, comunque vada lo spettacolo.
(Applausi)

 franco - 31/01/2014 16:20:00 [ leggi altri commenti di franco » ]

Non tutto ho capito.. ma hai descritto con facilità quello che sento, e che ogni tanto mi lega a terra.